venerdì 15 gennaio 2016

Ricerche in rete: come orientarsi


C'era una volta, non molto tempo fa, un tempo in cui internet era agli esordi e aveva solo usi militari o di ricerca, quindi molto limitati e elitari. All'epoca per fare una ricerca scolastica si poteva consultare l'enciclopedia, quella cartacea: quella serie di tomi ben rilegati e messi in ordine alfabetico, come un dizionario ma molto più discorsivo, che i più fortunati avevano a casa, altrimenti si doveva andare in biblioteca e consultarla lì. Se la ricerca era su un argomento particolare qualche informazione in più si poteva trovare su libri specifici.

Oggi questi supporti sembrano un ricordo lontano, superati da enciclopedie in cd-rom prima e definitivamente dalla rete internet. Oggi aprendo un qualsiasi motore di ricerca si trovano milioni di pagine in cui viene nominato l'oggetto della ricerca; paradossalmente potrebbe essere più difficile di prima: quando le informazioni sono così tante bisogna saper scegliere quelle più attendibili e complete. Si potrebbero trovare informazioni incomplete, inesatte o addirittura contraddittorie e errate. Il problema del web è che chiunque può scrivere qualsiasi cosa, non ci sono filtri o controlli, quindi bisogna selezionare le informazioni, possibilmente facendo riferimento a fonti autorevoli ed oggettive. E qui tornano in ballo le Enciclopedie, quelle che si sono adeguate ai tempi che cambiano e hanno provveduto a convertire il cartaceo in digitale. Altre fonti autorevoli possono essere reperite in siti istituzionali.

L'altro giorno in classe è stata nominata la bioetica, tema sconosciuto ai più, quindi argomento perfetto per una breve ricerca. Lo scopo di questa richiesta non è quello di stampare qualche informazione scaricata direttamente da internet per far contenta la prof, ma di reperire qualche informazione su di un tema complesso ma di attualità.
Poi a casa ho provato anche io a ricercare il termine: 1.220.000 risultati...
Dalla prima pagina si possono già distinguere le fonti più serie e autorevoli da quelle "discutibili": escluderei blog o siti in cui potrebbero essere espresse opinioni personali e soggettive, in favore di enciclopedie accreditate e siti come quello istituzionale del comitato nazionale per la bioetica (forse anche troppo per una semplice ricerca).
Lo spirito critico deve sempre guidare le scelte, quindi prima di stampare qualsiasi cosa leggere attentamente e riflettere se le informazioni ottenute sono attinenti al tema. Inutile tirar giù testi astrusi o troppo complessi nel linguaggio, lo scopo è di chiarire le idee e non confonderle ancor di più!