La notte di giovedì è scoppiato un incendio all'interno di un deposito di multimateriale che contiene carta e plastica. Il problema riguarda la plastica che quando brucia sprigiona sostanze pericolose come le diossine e i metalli pesanti, inoltre la cenere che si forma in questi casi ricade poi sui terreni limitrofi, sulle case e rischia di infiltrarsi anche nelle falde acquifere generando problemi di salute pubblica.
La situazione ora sembra sotto controllo e la qualità dell'aria monitorata costantemente. Il problema è che siamo letteralmente circondati dalla plastica e l'uso che ne facciamo è di solito per un tempo molto breve. Gli oggetti "usa e getta" sono di questo materiale economico ma che al tempo stesso ha una durata di vita molto più lunga di quella di un uomo. Lo usiamo e gettiamo via velocemente ma una volta rilasciato nell'ambiente resiste immutato per tanto tempo è diviene molto dannoso per l'ambiente stesso, soprattutto quello marino dove prima o poi va a finire. E un prodotto non biodegradabile, cioè gli organismi decompositori non riescono a decomporlo e può anche entrare nella catena alimentare poiché alcuni animali se ne cibano scambiandolo per nutrimento.
Bruciarlo è la cosa peggiore, molto meglio riciclarlo e riutilizzarlo dato che è un materiale resistente e duraturo.
Questo film è del 2010 e riguarda la situazione nel Nord America, sperando che ad oggi la situazione sia migliorata.
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